Luna (Luni, Ortonovo, La Spezia )

La città di Luni si trova sulla riva sinistra del fiume Magra, fondata come colonia romana nel 177 a.C., per il controllo dei territori conquistati ai liguri Apuani. Scavi archeologici portati avanti sin dal XVIII secolo hanno permesso di ricostruire in parte la fisionomia della città e le sue trasformazioni fino all’alto medioevo, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto monumentale.

Lo scavo, ubicato nel settore sud-orientale di Luna, a sud del Kardo Maximus presso Porta Marina, e dunque in prossimità al porto antico, ha portato in luce parte di un isolato diviso in due settori da un muro ad andamento est-ovest.

Nel settore meridionale è stata individuata una domus costruita nel I secolo a. C.: in particolare è stato portato in luce l’atrium (4), con pavimentazione a mosaico in opus scutulatum ed il tablinum (7) con mosaico pavimentale in bianco e nero a motivi geometrico e vegetale.

 

Inoltre è stato portato alla luce un triclinum (8) con ricco pavimento a opus sectile policromo. La domus nel corso del tempo subì diversi cambi d’uso; tutto il settore meridionale dello scavo fu poi interessato da attività di spoliazione dei muri per il recupero del materiale edilizio.

 

Nel settore settentrionale è stato portato in luce un edificio anch’esso costruito nel I sec.a.C., forse una domus di minor prestigio rispetto a quella adiacente. Questa nel corso del V sec.d.C. venne trasformata in un laboratorio artigianale dotato di almeno due vasche e di una piccola cisterna per l’acqua: è probabile che si trattasse di una fullonica. Attorno alla metà del VI sec. d. C. l’impianto venne dismesso; le strutture furono parzialmente abbattute e il piano di calpestio innalzato di circa 30 cm mediante strati di riporto, costituiti da materiali edilizi recuperati dagli edifici circostanti. Su questo livellamento vennero realizzate strutture in legno, che in parte riutilizzavano i muri più antichi non ancora crollati.

In epoca tarda la domus B è interessata da alcune sepolture, principalmente concentrate nell’area orientale, verosimilmente riferibili alle abitazioni documentate nella domus A: si tratta di inumazioni a fossa, prive di corredo, riferibili in tutto a 7 individui.

Questi edifici così poveri sono documentati in altri settori della città nelle fasi di seconda metà VII-VIII sec.d.C.; in questo periodo comunque Luna, pur caduta sotto il dominio longobardo, risulta ancora inserita nelle principali rotte commerciali mediterranee.